Una delle caratteristiche che ricerchiamo maggiormente, quando progettiamo i nostri rosari artigianali, è senza dubbio la resistenza.
Possedere una corona del rosario bella a vedersi ma di scarsa resistenza, è come non averla, giacché è presumibile che nel giro di poco tempo finirà col rompersi.
Purtroppo dobbiamo riconoscere che per alcune tipologie di rosari non sempre si può avere un alto grado di resistenza. I rosari con legatura in filo di metallo, ad esempio, per loro stessa natura non possono dirsi resistenti al pari di quelli realizzati con legatura in cordino (kevlar, treccia semicerata, paracord 550). Sì perché una legatura in filo di metallo il più delle volte presenta degli “occhielli”, ai lati di ogni singolo grano del rosario, che tendono ad aprirsi se sottoposti a forte trazione. Non così, invece, per i rosari realizzati con legatura in cordino.
Le legature in cordino sono solitamente più resistenti di quelle in filo di metallo, e nel tempo assicurano alla corona del rosario una maggiore durevolezza, ancor di più se il cordino è di tipo tecnico, pensato e costruito – cioè – per resistere a grandi stress meccanici.
A questo proposito, tra i nostri rosari più resistenti ci sono i rosari in acciaio e paracord: i grani in acciaio sono inossidabili e il paracord 550 è un cordino tecnico estremamente resistente, inalterabile nel tempo, con un carico di rottura pari a 249 Kg (550 lbs), il che lo equipara quasi a una corda da scalata nonostante le dimensioni e il peso ridottissimi…
E non a caso questi rosari – in acciaio e paracord – vengono comunemente definiti Rosari da Combattimento, perché il loro alto grado di resistenza li rende adatti anche a un uso intenso, in un contesto estremo, come potrebbe essere, per l’appunto, quello militare.
Se volete saperne di più sui nostri rosari da combattimento (come da nostra tradizione realizzati a mano), vi rimandialo al link sottostante. Ave Maria.